ANAC, recenti indicazioni sulla misura della rotazione straordinaria
Con Atto del Presidente del 3 maggio 2022, ANAC – all’esito di un procedimento di vigilanza verso un Comune – ha fornito raccomandazioni utili all’adozione di misure di prevenzione del rischio di corruzione, con particolare riferimento alla misura della rotazione straordinaria.
In particolare, l’Autorità ha evidenziato che l’istituto della rotazione straordinaria:
– trova applicazione anche per fatti compiuti in altra amministrazione, citando a tal riguardo le “Linee guida in materia di applicazione della misura della rotazione straordinaria di cui all’art. 16 del D. Leg.vo 165/2001, comma 1”;
– deve essere applicato non appena l’amministrazione viene a conoscenza dell’avvio del procedimento penale, per tale intendendosi il momento in cui il soggetto viene iscritto nel registro delle notizie di reato di cui all’art. 335 del Codice penale.
ANAC ha, inoltre, rilevato che qualora il Comune non proceda a disporre la rotazione degli incarichi, sarà necessario che il PTPCT 2022-2024 preveda ulteriori ed efficaci misure di controllo e di prevenzione del rischio di corruzione soprattutto nell’area appalti, che prevedano la condivisione o l’attribuzione a più soggetti di compiti o fasi di un unico procedimento.
Infine, l’Autorità ha invitato l’amministrazione destinataria dell’atto a prevedere – nell’ambito del proprio sistema di prevenzione della corruzione – il dovere in capo ai dipendenti interessati da procedimenti penali di segnalarne immediatamente all’amministrazione l’avvio.
ROTAZIONE STRAORDINARIA – L’istituto della rotazione straordinaria è previsto dall’art. 16 del D. Leg.vo 165/2001 (Testo Unico sul pubblico impiego), comma 1, lettera l-quater, il quale obbliga l’amministrazione a disporre, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. La funzione dell’istituto è cautelare, mirando essenzialmente a garantire che nell’area ove si sono verificati i fatti oggetto del procedimento penale o disciplinare siano attivate idonee misure al fine di tutelare l’immagine di imparzialità dell’amministrazione.