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Inconferibilità e incompatibilità: le novità della delibera ANAC 464/2025

Nota e approfondimento a cura di Rosalisa Lancia
(Direttore generale area formazione e consulenza di Legislazione Tecnica)

La Delibera ANAC 26/11/2025, n. 464 rappresenta il più significativo aggiornamento degli ultimi anni in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi disciplinate dal D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39. Il documento – che supera definitivamente la Delibera 833/2016 – offre oggi un quadro sistematico e operativo delle attività di vigilanza, con particolare attenzione al rapporto tra ANAC e RPCT, alle modalità di controllo sulle dichiarazioni ex art. 20 D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39 e agli effetti delle recenti modifiche normative.
L’analisi completa, disponibile per il download, ricostruisce in modo organico il sistema così come ridisegnato dal PNA 2025 e dalla Delibera 464/2025, evidenziando implicazioni pratiche e criticità applicative per amministrazioni, enti pubblici ed enti di diritto privato in controllo pubblico.

UN QUADRO NORMATIVO IN PROFONDA EVOLUZIONE – Negli ultimi due anni il D. Leg.vo 39/2013 ha subìto interventi rilevanti sugli artt. 4, 7 e 12, con effetti diretti sulle fattispecie di inconferibilità e incompatibilità. Le modifiche riguardano, fra l’altro:
riduzione del periodo di raffreddamento e introduzione di nuove cause di esclusione dall’inconferibilità (art. 4 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39);
progressiva abrogazione dell’art. 7, dopo le pronunce della Corte cost. e gli interventi normativi del 2024-2025;
nuove esclusioni dalle incompatibilità per i dirigenti interni dell’amministrazione conferente (art. 12 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39, comma 4-bis).

L’approfondimento illustra finalità, limiti e implicazioni operative di tali interventi, offrendo un quadro chiaro e aggiornato per RPCT e uffici conferenti.

LA VIGILANZA ESTERNA DELL’ANAC: POTERI, PROCEDURE, EFFETTI – La Delibera chiarisce in modo definitivo l’ambito del potere di sospensione dei procedimenti di conferimento (art. 16 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39, comma 2) e del potere di accertamento delle singole fattispecie (art. 16 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39, comma 1).
Quest’ultimo, di natura provvedimentale, produce effetti giuridici vincolanti: la nullità degli atti di conferimento inconferibili e la necessaria attivazione delle procedure conseguenti da parte del RPCT.

L’approfondimento mette in luce aspetti decisivi:
* obbligatorietà per l’ente di adeguarsi al contenuto dispositivo della delibera ANAC;
* necessità di “motivazione rafforzata” qualora, a fronte di una sospensione, l’amministrazione intenda comunque procedere al conferimento;
* pubblicazione delle delibere e riflessi sul contenzioso.

LA VIGILANZA INTERNA DEL RPCT: RESPONSABILITÀ E METODO DI LAVORO – La Delibera rafforza il ruolo del RPCT quale primo presidio di controllo interno, chiarendo:
* le attività da programmare nel PIAO (sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza”);
* le modalità di supporto all’organo conferente;
* le procedure di accertamento dell’inconferibilità, con dichiarazione della nullità dell’atto e successiva verifica dell’elemento psicologico dell’organo conferente ai fini dell’eventuale interdizione (art. 18 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39);
* la gestione delle incompatibilità (art. 19 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39), con termini perentori e necessità di atti dichiarativi.

Si tratta di un sistema complesso, che impone ai RPCT un approccio documentato, coerente e strutturato secondo le indicazioni ANAC.

DICHIARAZIONI EX ART. 20: CONTROLLI PREVENTIVI E VERIFICHE A CAMPIONE – La dichiarazione del conferitario è condizione di efficacia dell’incarico e richiede controlli accurati da parte dell’ente. L’ANAC ribadisce che l’organo conferente non può limitarsi all’autodichiarazione, ma deve verificare atti conosciuti e conoscibili, anche mediante:
* consultazione del Registro imprese e dell’Anagrafe degli amministratori locali;
* acquisizione dei certificati del Casellario;
* monitoraggio delle fonti aperte;
* verifiche a campione programmate.

La guida operativa contenuta nel PDF offre uno schema di lavoro applicabile in tutte le amministrazioni.

STRUMENTI DI COMPLIANCE PER AMMINISTRAZIONI ED ENTI – Il documento propone infine una serie di indicazioni pratiche per costruire una policy interna, definire procedure ad hoc, utilizzare gli schemi esplicativi ANAC e integrare i controlli nelle attività ordinarie di conferimento degli incarichi.
Una sezione specifica aiuta RPCT, dirigenti e organi conferenti a strutturare in modo efficace le fasi di acquisizione, verifica, contestazione e monitoraggio.

SCARICA L’ANALISI COMPLETA (PDF) – L’articolo integrale a cura di Rosalisa Lancia (Direttore generale area formazione e consulenza di Legislazione Tecnica) – ricco di tabelle operative, schemi di controllo e approfondimenti applicativi – è disponibile gratuitamente per gli utenti registrati.
Un supporto indispensabile per RPCT, segreterie tecniche, dirigenti e uffici incarichi chiamati ad applicare il D. Leg.vo 39/2013 dopo la Delibera ANAC 464/2025.

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