Referenti RPCT in un Consorzio: indicazioni di ANAC
A seguito di richiesta di parere da parte del RPCT di un Consorzio, ANAC -con atto del Presidente del 10 aprile u.s.- ha fornito utili indicazioni in merito ai criteri di individuazione e nomina dei referenti per la prevenzione della corruzione.
L’Autorità, preliminarmente, ha rammentato che il referente assolve a compiti di coordinamento, monitoraggio e verifica dell’attività della propria struttura di competenza con riguardo sia alla prevenzione della corruzione, sia all’attuazione degli adempimenti di trasparenza. La ratio della figura del referente è, pertanto, quella di garantire un controllo capillare, più efficace ed adeguato, sull’attuazione del sistema di prevenzione della corruzione e della trasparenza di specifiche strutture instaurando -al contempo- una comunicazione diretta con il RPCT.
Il referente, infatti, collabora con il RPCT -in particolare fornendo informazioni ed elementi sull’attività e sull’organizzazione, necessari per la predisposizione e il monitoraggio del PTPCT (o della sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO) e opera nel rispetto delle indicazioni e istruzioni da questi ricevute, rimanendo il RPCT punto di riferimento principale del sistema di prevenzione.
ANAC ha poi proceduto ad elencare gli specifici compiti del Referente, quali:
- vigilanza sulla tempestiva e idonea attuazione e rispetto del codice di comportamento, della misura della rotazione ordinaria e dell’obbligo di astensione per conflitto di interessi;
- individuazione dei dipendenti che operano nei settori maggiormente esposti a rischio corruzione per avviarli a specifici percorsi formativi;
- segnalazione dei fenomeni corruttivi al RPCT;
- controllo del rispetto delle tempistiche e della conformità dei dati sottoposti a pubblicazione obbligatoria.
L’Autorità, successivamente, ha fornito indicazioni sulla nomina dei referenti, evidenziando che gli stessi sono individuati dall’organo di indirizzo che, nella scelta, deve far riferimento ai dipendenti inquadrati nei ruoli del Consorzio poiché la loro attività si sostanzia in un supporto al RPCT che presuppone un’adeguata conoscenza dei processi aziendali e della realtà strutturale ed organizzativa dell’azienda stessa.
ANAC, infine, ha rammentato la necessità di definire nel PTPCT (o nella sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO) le modalità di raccordo e coordinamento tra il RPCT e i referenti, nonché le specifiche attribuzioni ed obiettivi in capo a questi ultimi. L’individuazione delle specifiche attribuzioni ed obiettivi per i referenti è un passaggio necessario poiché determina i confini di responsabilità tra le due figure, in particolare determina i confini del controllo che il RPCT deve operare per dimostrare di aver correttamente adempiuto al monitoraggio delle attività svolte dai referenti e andare esente da correlate responsabilità.