RPCT e Funzione di conformità anticorruzione ex ISO 37001: compatibilità degli incarichi ma necessaria cautela
Con atto del Presidente del 23 ottobre u.s., ANAC ha fornito il proprio parere sulla compatibilità in un consorzio tra l’incarico di:
- Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione ai sensi della ISO 37001/2016
- RPCT del Consorzio
- Consigliere comunale
e nel caso di specie, valutata l’operatività collegata ai tre incarichi alla luce dello statuto dell’ente, ha ritenuto che tra gli stessi non sussista incompatibilità stante l’assenza di profili di conflitto d’interessi connessi all’assunzione delle posizioni.
In via preliminare, l’Autorità ha evidenziato la natura di ente pubblico economico del Consorzio (cfr. L.r. Lazio n. 13/1997) e la conseguente applicabilità degli obblighi derivanti dalla normativa di anticorruzione e trasparenza, primi tra tutti l’obbligo di nominare il RPCT e di adottare il PTPTC.
Nel merito, rispetto al RPCT del consorzio che è al contempo consigliere comunale, ANAC -sulla base della disamina dello statuto del consorzio- ha chiarito che non ricorre l’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 12, comma 3, lett. b), D.lgs. 39/2013 poiché il professionista – a prescindere dalla formale qualifica dirigenziale – ricopre nel Consorzio solo l’incarico di RPCT non comportante l’esercizio, in via esclusiva, di funzioni amministrative e gestorie che, invero, lo statuto del Consorzio attribuisce ai dirigenti delle articolazioni territoriali.
Rispetto, poi, all’incarico di funzione di conformità ai sensi della norma ISO 37001/2016 che il consorzio intende attribuire al RPCT già nominato, ANAC conferma la compatibilità tra le due funzioni e dunque la possibilità che i due ruoli coesistano in capo al medesimo professionista, sottolineando la sostanziale equivalenza quanto a ratio tra le due figure.
A riguardo vale la pena sottolineare che il Responsabile della funzione di conformità per la prevenzione della corruzione non può intendersi sostitutivo o assorbente della figura di RPCT; la figura di RPCT, infatti, è normata sia rispetto ai requisiti di nomina, sia rispetto all’operatività sia rispetto ai controlli e alla reportistica che deve rendere e, soprattutto, assume responsabilità nei confronti dell’autorità di vigilanza.
Al contrario la funzione di conformità aziendale, oltre a non essere richiesta dalla legge per le PA e gli enti pubblici, ha un’operatività molto focalizzata sui controlli e sulla strategia di prevenzione.
La lettura dello standard 37100 infatti ci consegna un Responsabile della Funzione di conformità che:
- definisce le politiche e le procedure anticorruzione
- gestisce il sistema di controllo e monitoraggio delle misure anticorruzione adottate dall’amministrazione e la riservatezza delle segnalazioni ricevute
- gestisce le revisioni periodiche e gli audit interni del sistema di gestione anticorruzione
- fornisce formazione ai dipendenti.
Pertanto, per quanto i controlli che svolge sembrano attestarsi su controlli di compliance di secondo livello, al contrario le attività di definizione delle politiche e procedure anticorruzione non sono integralmente rinvenibili nelle responsabilità attribuite al RPCT, posto che la L. 190/2012 le rimette a più soggetti con modalità trasversali e in particolare all’organo di indirizzo e l’organo di gestione: il RPCT, infatti, viene posto in un ruolo di controllore e verificatore della sussistenza e dell’efficienza delle misure di prevenzione. Riprova ne è che, stando al dettato normativo, il RPCT sottopone il PTPTC all’organo di indirizzo ma che l’organo di indirizzo lo approva dopo peraltro aver stabilito gli obiettivi di anticorruzione e trasparenza dell’ente e che rispetto a casi di insufficienza o inefficacia delle misure di prevenzione, il RPCT è tenuto a segnalare, a supportare ma non ad adottare misure ulteriori o di rinforzo
Ciò implica che il Consorzio, pur volendo dotarsi di un sistema di prevenzione certificato ai sensi della ISO 37001/2016 è in ogni caso tenuto ad assicurare l’operatività che la legge e la regolamentazione ANAC prevede per il RPCT, nonché ad attuare tutti i presìdi richiesti a riguardo evitando commistioni tra le attività prescritte dalla ISO e quelle prescritte dalla L. 190/2012, che resta la legge di riferimento la cui violazione potrebbe comportare effetti sanzionatori.