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Donazioni di beni o prestazioni alle PPAA: misure di prevenzione e regime di trasparenza

Con parere del 9 luglio u.s., ANAC -su richiesta di un museo archeologico- ha fornito ulteriori chiarimenti su quanto già indicato con proprio parere dell’8 aprile u.s.  intitolato “Donazioni di beni e prestazioni di privati all’amministrazione. Valutare il rischio corruzione” (prot. n. 76378 del 21 maggio 2025).

 In via preliminare l’Autorità ha rammentato il perimetro normativo delle donazioni di beni o prestazioni, evidenziando che l’art. 8, co. 3 del Codice dei contratti (D.lgs. 36/2023) dispone che le PPAA possono ricevere per donazioni beni o prestazioni senza obbligo di gare nel caso in cui:

  • i beni o le prestazioni rispondano ad interesse pubblico
  • dalla donazione il donante non riceva alcun vantaggio economico, né diretto né indiretto
  • la PA, mediante la donazione, consegue un arricchimento patrimoniale.

Sottolinea ANAC che proprio la sussistenza di un interesse necessariamente non patrimoniale del donante costituisce la ragione per sottrarre gli atti di liberalità alle regole dell’evidenza pubblica.

Contrariamente, i contratti a titolo gratuito -ovvero non animati da spirito di liberalità e finalizzati comunque ad un guadagno economico anche di tipo indiretto- soggiacciono agli obblighi di trasparenza attuati secondo le indicazioni fornite nel Comunicato del Presidente ANAC del 24 maggio 2024.

Nel merito ANAC ha ribadito che le donazioni, al pari di tutte le attività e processi attuati da una PA, devono essere inseriti nella fase di valutazione del rischio corruttivo con particolare attenzione ai seguenti rischi anche potenziali quali:

  • sussistenza di interesse economico del donante
  • insussistenza di interesse pubblico
  • mancato incremento effettivo del patrimonio della PA.

A valle della valutazione del rischio, l’Autorità infine fornisce indicazioni su possibili misure di prevenzione da attuare nel processo di accettazione delle donazioni che possono essere inserite e sviluppate nel PIAO o nel PTPTC. Tali misure sono rappresentate da:

  1. adozione di un regolamento interno che disciplini specificatamente i requisiti della donazione e le condizioni per poterla accettare; tale regolamento deve essere pubblicato nella sezione “Atti generali” della sezione “Amministrazione Trasparente” dell’ente;
  2. sottoscrizione di convenzioni con i donanti, che siano conformi ai principi di trasparenza e parità di trattamento tra tutti i potenziali donanti;
  3. pubblicazione periodica di un prospetto riassuntivo delle donazioni nella sezione “Altri contenuti” – “Dati ulteriori” della sezione “Amministrazione Trasparente”; tale pubblicazione deve essere fatta in forma anonima, omettendo i dati personali dei donanti;
  4. pubblicazione degli avvisi/inviti con cui l’Amministrazione manifesta l’esigenza di acquisire beni o prestazioni da parte dei privati secondo le previsioni dell’art. 8, co. 3 del codice dei contratti.

A tali misure di prevenzione ANAC ne aggiunge una ulteriore ovvero la pubblicazione -su base volontaria- dell’avviso di ricezione di una proposta di donazione; anche in questo caso trattandosi di dati la cui pubblicazione non è richiesta dalla normativa, l’avviso costituirebbe un dato ulteriore, per il quale vige il dovere di procedere “alla indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti” ai sensi dell’art. 7 bis, co. 3, d.lgs. n. 33/2013. Resta inteso che l’anonimizzazione non interesserà i dati delle persone giuridiche che, come noto, non sono assimilabili a “dati personali” pur dovendo considerare che la pubblicazione del nominativo dell’ente donante potrebbe, in qualche modo, portargli un vantaggio e dunque concretizzarsi in un interesse economico.

Infine, in considerazione della fattispecie concreta la PA, quale ancora ulteriore misura di prevenzione, potrebbe chiedere al donante il rilascio di una specifica dichiarazione in cui si attesta la provenienza lecita del denaro impiegato nella donazione.

Il parere costituisce un ultimo tassello alla disciplina dell’accettazione delle donazioni che è stata oggetto del Comunicato del Presidente ANAC del 24 maggio 2024 in tema di trasparenza dei contratti gratuiti e che è ora completamente inserita nelle FAQ “Aree e processi a rischio”.

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